Un complesso percorso, condotto con dedizione e ostinazione dall'assessore e dalla direzione Ambiente della Città di Torino nel corso degli anni, ha permesso finalmente di dare corso alla pulizia e ripristino di “località Bellacomba”. Si tratta di una vasta area, costituita da terreni privati e demaniali, utilizzata da molti anni come discarica abusiva di rifiuti di ogni genere; l’area si è via via allargata fino ad includere anche la limitrofa sponda fluviale del torrente Stura di Lanzo. Strada Bellacomba verrà ripulita, con successiva interdizione al traffico veicolare del tratto che intercorre tra il civici 140 e 173. I lavori avranno inizio lunedì prossimo.
Le condizioni per l’avvio della bonifica si sono verificate grazie ai recenti accordi assunti tra la direzione Ambiente e i titolari dei terreni e alla fattiva collaborazione della Polizia Municipale (VI Sezione territoriale con supporto del Comando). Determinante anche l’accordo sottoscritto tra la Provincia di Torino e i Vigili del Fuoco, grazie al quale si potranno utilizzare uomini e mezzi del Corpo di volontari per operare nelle zone più impervie o per le attività più rischiose. La chiusura al traffico del tratto indicato dovrà garantire nel tempo la bontà dell’intervento di pulizia. I proprietari delle aree hanno concordato di partecipare alla spesa pro quota, nel rispetto dei limiti delle rispettive proprietà. “Rivolgo il mio ringraziamento ai proprietari dei terreni che hanno offerto la loro disponibilità a recuperare un angolo di Torino naturale e ricco di vegetazione – ha affermato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta - offeso dall’incuria e dall’inciviltà delle tante persone che, impunemente, hanno continuato a sporcare per anni un angolo di natura in città. Un ringraziamento particolare va alle Guardie ecologiche volontarie, che già più volte in passato hanno identificato diversi autori di abbandoni, denunciandoli alla Procura, e hanno perciò permesso il conseguente ripristino del sito”. La Città di Torino ha pubblicato un avviso di preinformazione per l’acquisto di soluzioni innovative per il rinnovamento dei sistemi di illuminazione in tre edifici scolastici.
L’iniziativa rientra nel progetto europeo PRO-LITE – Procuring Lighting Innovation and Technology in Europe – che intende utilizzare la leva della domanda pubblica per stimolare l’innovazione nel mercato dell’illuminazione. Tre gli ambiti di applicazione: illuminazione negli edifici (focus sulle scuole), illuminazione pubblica (stradale e semaforica) e illuminazione in ambienti underground (metropolitana e gallerie). Nello specifico la Città di Torino ha individuato tre scuole primarie tra tutti gli edifici scolastici che necessitano di interventi dal punto di vista del sistema di illuminazione: Dal Piaz (Corso d’Albertis 22), Parri (Via Lanzo 147/11), Via Revel (Corso Matteotti 9). L’avviso è disponibile all’interno della sezione Bandi del sito della Città di Torino (www.comune.torino.it/bandi) e ha valore esclusivamente preinformativo e non vincolante: è destinato a verificare la disponibilità esistente, da parte dei soggetti interessati, a presentare proposte di soluzioni innovative nell’ambito della procedura di gara che sarà avviata in seguito (settembre 2014). Il 6 marzo alle ore 10 si terrà a Torino Incontra (in collaborazione con Camera di commercio di Torino, Iride Servizi e Iter) un Infoday con gli operatori di mercato interessati a proporre prodotti e servizi che possano soddisfare i requirement esplicitati nella preinformativa: riduzione di consumi e costi energetici; riduzione delle emissioni di CO2; bassi costi di manutenzione e di sostituzione dei prodotti; allungamento del ciclo di vita dei prodotti rispetto allo stato di fatto. Sul sito PRO-LITE (www.prolitepartnership.eu) è attivo un “submission tool” dedicato alla consultazione dei fornitori, che entro il 31 luglio potranno inserire una descrizione dettagliata delle soluzioni proposte. È inoltre disponibile un prospetto sullo stato di fatto degli impianti con l’analisi tecnica preliminare dei fabbisogni degli edifici scolastici individuati. L'assessore all'Innovazione e all'Ambiente Enzo Lavolta è in Cina, a Pechino per un confronto tra città smart italiane e cinesi nell'ambito di un importante appuntamento volto alla ricerca di partnership in ambito tecnologico tra i due Paesi. Il 14, 15 e 16 novembre l'Italia porta a Pechino aziende, centri di ricerca e università, cluster e distretti tecnologici che rappresentano alcune tra le più significative esperienze d'innovazione tecnologica prodotte dal nostro paese. Il China-Italy Innovation Forum prevede tre giorni di convegni ed iniziative - promossi dai rispettivi Governi, dalla Municipalità di Pechino e, per l'Italia, dalla Fondazione Città della Scienza - ma soprattutto di scambio e di incontri one-to-one finalizzati a promuovere prodotti e servizi, accordi commerciali, industriali e di proprietà intellettuale, nell'ambito di settori hi-tech e in contesti produttivi più tradizionali. I macro-settori individuati per gli scambi sono città smart e sostenibili, e-government, design, aerospazio, fabbriche intelligenti, scienze della vita, chimica verde, trasporti, tecnologie e innovazione per l'ambiente e il territorio; una grande novità è la sezione dedicata agli spin-offs accademici, alle start-ups innovative e ai giovani talenti. Una sessione sarà dedicata al confronto tra le città innovative - smart cities - italiane e cinesi, organizzata da ICE Agenzia, ENEA e dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in collaborazione con Città della Scienza; Torino sarà presente con la Fondazione Torino Smart City e l'assessore all'Innovazione e all'Ambiente, Enzo Lavolta. È prevista la partecipazione del ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca Maria Chiara Carrozza e di Wang Gang, ministro della Scienza e della Tecnologia del Governo cinese. Nuova flotta dei mezzi elettrici ai portalettere per abbattere le emissioni di CO2 Torino, 23 ottobre 2013 - La responsabile dell'Area Logistica Territoriale Nord Ovest, Alessandra Moitre, ha presentato oggi all'assessore all'Ambiente del Comune di Torino, Enzo Lavolta, la flotta dei quadricicli leggeri elettrici Free Duck, adottati dai portalettere di Poste Italiane per la consegna della corrispondenza. La città di Torino rappresenta un ambito privilegiato per l'utilizzo di veicoli innovativi mirato a limitare la circolazione nelle vie del centro storico per contenere l'inquinamento ambientale. Attualmente in città oltre a una sessantina di Free Duck sono in uso anche 41 biciclette e 6 veicoli alimentati a metano. La progressiva introduzione di mezzi ecocompatibili, ha consentito nel corso dell'anno di abbattere di oltre 11,3 tonnellate le emissioni di Co2 dei mezzi impegnati nel recapito della corrispondenza nelle vie del centro urbano. Il Free Duck può ospitare a bordo due persone, dispone di un motore elettrico per la trazione affiancato da un altro endotermico, di piccola cilindrata, che funge esclusivamente da generatore per ricaricare le batterie. Il mezzo, in linea con le indicazioni europee in fatto di abbattimento dei costi energetici, si inserisce nel più ampio programma "Green Post", coordinato da Poste Italiane e finanziato dall'Ue, nel quadro del progetto "Intelligent Energy for Europe" (IEE) che ha consentito di creare una flotta di mezzi elettrici giunta oggi ad oltre mille unità a livello nazionale. Il Postino telematico porta i servizi dell'Ufficio postale nei mercati cittadini Migliorare la qualità della vita e la possibilità di accesso ai servizi sono anche obiettivi di un progetto che vedrà operare dal 4 novembre in via sperimentale il portalettere come un piccolo ufficio postale itinerante all'interno dei mercati cittadini di Via Madama Cristina (lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 12) e di corso Taranto (martedì, giovedì e sabato, stesso orario). Grazie a palmare e pos (con tecnologia GPS, lettore di codice bidimensionale e stampante mobile) il "Postino telematico" potrà infatti offrire ai clienti la possibilità di eseguire le principali operazioni postali come i pagamenti di qualsiasi tipologia di bollettino, premarcato o bianco, le spedizioni in contrassegno e l'accettazione di raccomandate. Un'opportunità aggiuntiva messa a disposizione sia degli ambulanti che dei loro clienti, che potranno effettuare i pagamenti utilizzando le più comuni carte di pagamento. Il postino telematico è un servizio a domicilio già operante in città: la raccomandata o il pagamento di bollettini a domicilio possono essere richiesti chiamando il numero verde di Poste Italiane 803.160 o tramite il sito www.poste.it. «L'impegno di Poste Italiane - ha dichiarato la responsabile ALT di Poste Italiane, Alessandra Moitre -va nella direzione di contribuire al miglioramento della qualità della vita, assumendo un comportamento socialmente responsabile, in grado di aggiungere valore all'offerta migliorando il mix qualitativo della flotta di mezzi aziendali per il recapito con l'introduzione di modelli che applicano a bordo le soluzioni più innovative in materia di sicurezza, riduzione dei consumi e contenimento delle emissioni. I nuovi servizi a domicilio di "Poste Italiane per Te", inoltre, permettono di amministrare la propria giornata conciliando sempre meglio le proprie esigenze di lavoro e di tempo libero grazie all'affidabilità di un'azienda da 150 anni a servizio del cittadino e delle imprese». "L'azione di rinnovamento dei mezzi di Poste Italiane - sottolinea Enzo Lavolta, assessore all'Innovazione e all'Ambiente della Città di Torino e Presidente della Fondazione Torino Smart City - porta un contributo alla riduzione delle emissioni, a favore dei cittadini e dell'ambiente urbano. Questa azione di 'trasporto pulito', insieme ai servizi telematici a domicilio si inseriscono a pieno titolo nel processo Smart City, portando un contributo concreto e tangibile al processo di rinnovamento". L'iniziativa si inserisce nel comune impegno di Poste Italiane e della Città di Torino sulle tematiche della città intelligente. Nel contesto di tale collaborazione, lo scorso 10 maggio, Poste Italiane e Comune di Torino sono state premiate nella terza tappa dello Smau Business Roadshow per il progetto "Sportello Amico", grazie al quale i cittadini torinesi possono ottenere certificati anagrafici anche presso gli uffici postali. fonte: Torinoclick - Mauro Marras Chi nella propria vita non è stato vittima del classico piccolo burocrate, attento solo al proprio minuscolo giardinetto, pronto a rispondere «non è di mia competenza» ad ogni altra minima richiesta? La figura è nell’immaginario (e nella memoria) di molti italiani. Ma sembra destinata ad essere superata, perlomeno a Torino, città Smart, intelligente, dove si punta ad una migliore qualità della vita con una grande attenzione all’ambiente. A partire proprio dai dipendenti pubblici.
La chiave di volta di “InnovaTo”, un bando del Comune di Torino che uscirà a breve e premierà chi, tra le persone che lavorano nell’amministrazione, avrà l’idea più utile al capoluogo piemontese in fatto di valorizzazione delle risorse e riduzione degli sprechi. La delibera, presentata dall’assessore all’Innovazione Enzo Lavolta assieme al suo collega al Bilancio Gianguido Passoni, è stata approvata all’unanimità dalla Giunta. Si tratta, in pratica, di una gara al lavoratore più virtuoso. I campi in cui ci si potrà misurare sono diversi. Saranno ben accette soluzioni che svecchino la burocrazia, riducendo i tempi dei servizi troppo spesso ancora farraginosi, ad altre che la rendano più efficiente o più economica. Un occhio di riguardo viene dato all’ambiente, tema su cui l’assessore Lavolta si è sempre mostrato sensibile, sperando che InnovaTo diventi anche l’occasione per ridurre gli sprechi di energia e l’impatto della città sul territorio. Obiettivo del concorso, inoltre, è favorire la collaborazione tra le persone evitando, appunto, che ognuno pensi soltanto al proprio minuscolo giardinetto. «Essere una città Smart City vuol anche dire innovare i processi decisionali e gestionali della stessa Amministrazione comunale – afferma Lavolta – Non dobbiamo mai dimenticare che il dipendente è anche un cittadino e, in questa veste, un fruitore dei servizi comunali; quindi sa bene come funzionano gli uffici. Le idee dei lavoratori possono rivelarsi una tra le risorse più preziose. E sono queste le idee che proveremo a raccoglierle con InnovaTo». Il vincitore, oltre a poter mettere in pratica direttamente la sua idea, potrà partecipare alla seconda edizione di un master di Management organizzato da Smart City. Sono ormai 21 anni che Legambiente propone l’iniziativa “Puliamo il Mondo”, la più grande iniziativa ...di volontariato ambientale organizzata insieme alla Rai e in programma dal 27 al 29 settembre prossimi. Il prossimo weekend sarà dunque caratterizzato da una grande esperienza di volontariato spesa per ripulire e recuperare aree degradate e per rendere più belle e vivibili le nostre città. La Città di Torino aderisce con l’iniziativa “Pixel - Spazi verdi per la Città”, che si tiene nei parchi Carrara (la “Pellerina”) e Colletta.
L’assessore all’Innovazione e all’Ambiente Enzo Lavolta sarà alla Pellerina domenica alle ore 11, mentre alle ore 12 sarà in largo Orbassano per partecipare all’iniziativa “Pianta un Albero” promossa dalla Comunità Ebraica torinese. Il progetto “Pixel - Spazi verdi per la Città” intende coinvolgere enti, associazioni e singoli cittadini per valorizzare e promuovere nuove iniziative di aggregazione nei parchi cittadini. Lo scopo è di rafforzare in questi spazi urbani la percezione di sicurezza, portarvi nuove buone pratiche, coinvolgere le persone in modo diretto nella cura per lo spazio pubblico, suggerendo nuovi usi ricreativi. Il progetto è finanziato dalla Compagnia di San Paolo. Domenica 29 settembre parteciperanno alle iniziative di Pixel anche la Onlus Contrada Torino con le associazioni sportive, l'Amiat con del materiale informativo sulla raccolta differenziata e il Servizio Ambiente della Città con la preziosa collaborazione dei Gev (Guardie Ecologiche Volontarie). Al Parco Carrara fino domenica 29 settembre sarà installato l’InfoContainer sull’impronta ecologica, i rifiuti, l’acqua, corredato da un tavolo/laboratorio con materiali di riciclo, forniti dal Museo A come Ambiente. Al Parco Colletta l’attività si svolgerà domenica 29 settembre, sul tema dei rifiuti e della biodegradabilità, sempre con tavolo/laboratorio con materiali di riciclo, a cura del Museo A come Ambiente. Lo stesso giorno, nello stesso parco, si svolgerà un workshop di autocostruzione dedicato agli adulti, a cura dell’Associazione Plinto. Copertò - questo il titolo dell’evento - si pone come obiettivo l’implementazione dell’arredo urbano nell’area barbecue del Parco della Colletta a Torino, mirando al coinvolgimento delle associazioni di quartiere. Il workshop di autocostruzione utilizzerà allo scopo dei copertoni. Saranno i partecipanti stessi a progettare, assemblare i componenti, decorare gli elementi di arredo. Plinto distribuirà ai partecipanti un “libretto di istruzioni” per auto costruirsi fioriere, altalene, portabici, sedute, tavoli anche in altri contesti. La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Torino sulla deliberazione della Giunta regionale del 18 dicembre 2012, n. 60-5113. La delibera regionale definiva la Convenzione tipo per l’istituzione e il funzionamentodelle Conferenze d’ambito in materia di “servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti”.
La legge finanziaria del 2010 aveva delegato alle Regioni il compito di sciogliere le Ato (Autorità d’Ambito) e di ridistribuire le relative competenze. Con la legge n.7, la Regione aveva attuato quanto disposto dal Governo, delegando a un atto della Giunta regionale il compito di approvare uno schema di “convenzione-tipo” in base alla quale tutti i Comuni e le Province devono addivenire all’istituzione della Conferenza d’Ambito. Il Comune di Torino ha impugnato il provvedimento in quanto lo schema di convenzione-tipo sottraeva ai Comuni, per assegnarle alle Conferenze d’ambito, le funzioni di determinazione della tariffa della TARES, di riscossione diretta della stessa e di imputazione dei proventi nel bilancio comunale. Il TAR Piemonte ha accolto le obiezioni sollevate dal Comune di Torino, riconoscendo che la TARES ha natura di tributo comunale su rifiuti e su servizi e quindi la competenza è comunale, sia per la determinazione delle tariffe sia per la loro riscossione. "Questa decisione del Tar conferma la fondatezza delle ragioni della Città di Torino – afferma l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta – offrendo elementi di chiarezza ulteriori utili a sostenere con maggior determinazione il percorso avviato con la Legge Regionale 24 maggio 2012 n.7 di cui continuiamo a condividere gli obiettivi e che nel nostro territorio troveranno piena soddisfazione con la creazione di una unica società integrata metropolitana per la gestione dei rifiuti". Resteranno ancora qualche giorno, presumibilmente fino a metà giugno, poi le 660 pecore del pastore Menzio partiranno verso gli alpeggi dove trascorreranno i mesi più caldi dell’estate. Qualcuno si sarà sorpreso nel vederle pascolare al Parco della Colletta, qualcun’altro meno perché la loro presenza nei parchi cittadini risale ormai all’aprile del 2007 quando, per la prima volta in Italia, 4 parchi cittadini ospitarono sperimentalmente una mandria o un gregge di animali al pascolo. Le pecore sono tornate anche quest’anno e, anzi, il maltempo e le piogge dell’ultimo mese che hanno agevolato la crescita dell’erba le hanno costrette agli straordinari. Così dopo essere state al Parco della Colletta, e essere poi passate per fare il loro lavoro al Parco della Confluenza, ci sono ritornate per fermarsi ancora un paio di settimane.
Ma il Parco Colletta e quello della Confluenza non sono gli unici a beneficiare di questa iniziativa: in questi giorni un altro gregge è al pascolo nel parco Piemonte a Mirafiori Sud, mentre al Parco del Meisino (sull’altro lato della confluenza Po-Stura) con le pecore ci sono una sessantina di bovini. Una modalità di mantenimento delle superfici a prato quella che utilizza le pecore che, nel rispetto delle caratteristiche naturalistiche, dà un valido supporto per lo sfalcio dell’erba, il contenimento delle malerbe e, nel contempo, per la concimazione del terreno (le deiezioni di questi animali, infatti, per loro natura sono rinvigorenti per i prati, a differenza di quelle canine). Ma le ricadute sono anche di tipo economico consentendo alle casse della Città un risparmio di circa 30mila euro e senza dimenticare che lo sfalcio dell’erba fatto dagli operatori con le macchine e il successivo trasporto dell’erba in discarica avrebbero avuto un costo “ecologico” in termini di produzione di Co2 e utilizzo di energie non rinnovabili. |