È la nuova nata della suite di App Seat PG che ha raggiunto i 7,5 milioni di download
La nuova Torino App è l’applicazione per smartphone e tablet realizzata da Seat Pagine Gialle Italia insieme alla Città di Torino: offre informazioni e servizi utili per il cittadino e per il turista in visita nella nostra città. Tutto quello che c’è da sapere su Torino in un’unica app gratuita, scaricabile nei formati Android e iOS: appuntamenti, eventi, ristoranti e alberghi, mobilità e trasporti, attività del tempo libero, orari e informazioni utili sui servizi al cittadino, musei e iniziative culturali. Dalla collaborazione tra un’azienda storica della città come Seat Pagine Gialle e gli uffici dell’Amministrazione comunale nasce un nuovo strumento che renderà più facile la ricerca di informazioni, da oggi disponibili in un unico supporto facile da usare. Le informazioni di Torino App sono organizzate in pratiche aree tematiche. Tra i servizi più innovativi la disponibilità di posti nei parcheggi cittadini aggiornata in tempo reale, la possibilità di individuare la presenza di biciclette nelle rastrelliere delle postazioni di Bike Sharing e l’indicazione di servizi di particolare utilità pubblica come le informazioni di contatto per la gestione delle emergenze, gli uffici pubblici, gli ospedali, le farmacie più vicine e di turno, aperte anche di notte e nei giorni festivi, con orari, indirizzi e numeri di telefono. Tutti i contenuti sono geo-referenziati e l’app ne permette la visualizzazione su mappa e il calcolo del percorso dalla posizione dell’utente. Torino App è inoltre stata progettata per poter essere facilmente aggiornabile e implementabile a supporto di grandi eventi cittadini, per contenere tutte le informazioni utili ai cittadini e ai turisti. “Il nuovo applicativo nasce nei laboratori della Seat Pagine Gialle, azienda storica della nostra città che ha saputo nel tempo rinnovare il suo core business affiancando gli strumenti tradizionali con altri frutto delle nuove tecnologie – ha affermato il sindaco di Torino, Piero Fassino -. Non poteva mancare a Torino, città nella quale le Ict sono un’eccellenza italiana, uno strumento di grande utilità come una app capace di descrivere, istante per istante, i servizi disponibili, gli eventi in corso o programmati, e tutto ciò che rende la nostra città ricca di stimoli e di possibilità di svago e di conoscenza. Smartphone e tablet sono utilizzati da un numero crescente di persone e Torino App potrà di certo migliorare la comunicazione tra Amministrazione e cittadini”. “Lo sviluppo di Torino App è motivo di orgoglio per la nostra Azienda – ha dichiarato Vincenzo Santelia, Amministratore delegato di Seat Pagine Gialle Italia – che proprio in questa città fu fondata nel 1925 e che da allora ha rappresentato un significativo patrimonio occupazionale e imprenditoriale del territorio. Da sempre nella nostra missione d’impresa troviamo una forte vocazione ad affiancare le Amministrazioni Locali a informare i cittadini sui preziosi servizi studiati e messi a punto per supportarli nella quotidianità, facilitandone concretamente la fruizione. Con Torino App confermiamo questa attitudine, offrendo qualcosa di ancora più completo e versatile, un vero e proprio vademecum per avere la città sempre a portata di mano, con un “tap”, in ogni momento: un’altra dimostrazione di quanto la collaborazione tra un’impresa come SeatPG - caratterizzata da una avanzata competenza tecnologica e di innovazione - e una Pubblica Amministrazione come quella di Torino - che si distingue per la capacità di saper mettere concretamente a disposizione del cittadino e delle imprese il prezioso patrimonio dei dati pubblici - possa davvero migliorare la vita di ognuno”. A partire dal 2 luglio, e fino a settembre, una campagna adv (affissioni nei principali punti di accesso alla città, stampa e mobile) supporterà la comunicazione di Torino App che è scaricabile sull’Apple Store (http://itunes.apple.com/it/app/id786208434) e su Play Store (https://play.google.com/store/apps/details?id=it.seat.smartcity.torino). L’applicazione è l’ultima nata delle App di Seat PG (PagineGialle, PagineBianche, TuttoCittà, 892424,Glamoo) che complessivamente hanno superato i 7,5 milioni di download. (mm)
Proseguono regolarmente i controlli di stabilità sugli alberi dei parchi e dei viali alberati cittadini. Nell’ultimo trimestre sono stati monitorati 2394 alberi e si è valutato di abbatterne 52. In nove casi si tratta di piante trovate morte o irrimediabilmente deperite; 43 esemplari sono stati collocati in classe D, in quanto ritenuti potenzialmente pericolosi. Altri sette esemplari, collocati in classe C/D, saranno oggetto di potature di messa in sicurezza, o abbattuti nel caso tale tecnica si riveli non sufficiente. Tra gli ambiti controllati, si evidenziano piazza Statuto (dove l’abbattimento riguarda 5 esemplari), via Onorato Vigliani (6 esemplari), corso San Maurizio e area Giardini Reali (9 esemplari in tutto) e l’alberata di corso Regina Margherita (8 esemplari). Anche in corso Novara angolo via Bologna un grosso platano verrà rimosso: la sua stabilità è compromessa da un’infezione provocata da un fungo. Le attività di rimozione delle piante sono già iniziate e si concluderanno nel corso della settimana. Prima di considerare l’abbattimento come inevitabile, su 283 alberi è stata eseguita una ulteriore indagine strumentale con tecniche che consentono di evidenziare la situazione del legno all’interno del tronco e lo stato dei processi degenerativi. La Città di Torino possiede un patrimonio arboreo pubblico di rilievo: oltre 160.000 esemplari tra viali alberati, piante in parchi e giardini pubblici, boschi collinari. Dalla metà degli anni ‘90 sottopone le sue piante a periodici controlli dello stato di salute, con l’utilizzo - a partire dall’ultimo decennio - della metodologia VTA (Visual Tree Assessment), grazie alla quale viene valutata la resistenza del legno e di conseguenza la possibilità di schianto. I controlli di stabilità effettuati con tale metodologia consentono di ridurre il rischio derivante dalla caduta di alberi, rimuovendo o mettendo in sicurezza piante potenzialmente pericolose. I controlli di stabilità sono affidati a professionisti esterni specializzati (dottori agronomi e forestali), che vengono selezionati attraverso appalti specifici e le attività sono sottoposte al coordinamento e alla supervisione dei tecnici comunali; ogni tre mesi gli appaltatori consegnano alla città le risultanze delle indagini del patrimonio arboreo analizzato in tale periodo. Le piante classificate in classe D sono da abbattere. Le piante in classe C/D solo in alcuni casi possono essere ricondotte a condizioni di sicurezza con specifiche tecniche di potatura che riducono soprattutto il peso della chioma per ripristinare la condizione di stabilità; negli altri casi non rimane che procedere con la rimozione dell’albero. Prima di considerare l’abbattimento come inevitabile, su 283 alberi è stata eseguita una ulteriore indagine strumentale con tecniche che consentono di evidenziare la situazione del legno all’interno del tronco e lo stato dei processi degenerativi. Le piante rimosse saranno presto sostituite, appena si concluderà la sistemazione del suolo e il terreno sarà pronto ad accogliere un nuovo albero. (mm)
Lettera al fiele dell'assessore Lavolta contro i vertici di Trm che hanno celato l'ultimo incidente: "Una decisione incomprensibile". Forse diserterà l'inaugurazione come Esposito (Pd): "Sul trasferimento della Servizi non abbiamo tenuto fede agli accordi" La misura è colma. Nel giorno della veglia funebre dei comitati No Inceneritore e alla vigilia dell’inaugurazione ufficiale dell’impianto del Gerbido (dopo un anno di attività di rodaggio, a dir poco a singhiozzo), per la prima volta attorno al grande camino si apre una faglia interna al Pd, ovvero il partito che era al governo in tutti e tre gli enti (Regione, Provincia e Comune di Torino) quando si è deciso di costruire l’opera. A rompere un fronte che aveva retto compatto in tutti questi anni è l’assessore all’Ambiente di Palazzo Civico Enzo Lavolta il quale, dopo l’ennesimo guasto - peraltro celato dai vertici dell’azienda – ha preso carta e penna e scritto una lettera di fuoco al presidente di Trm Bruno Torresin. “Apprendo con vero disappunto che l’impianto di termovalorizzazione del Gerbido è stato interessato dall’ennesima interruzione” è l’incipit di una missiva che promette di aprire una querelle lacerante all’interno del mondo politico e delle istituzioni. La questione non è tanto quella bomboletta da campeggio che, secondo le spiegazioni fornite dallo stesso Torresin, è stata la causa dell’esplosione all’interno del forno e della conseguente interruzione dell’attività per un’intera settimana, dall’1 all’8 giugno. Quanto piuttosto la decisione di non comunicare l’avvenuto: «Ritengo incomprensibile che i vertici di Trm abbiano deciso in modo arbitrario e immotivato, di non dare, alla Città di Torino ed alle autorità d’ambito, comunicazione tempestiva e puntuale dell’inconveniente e della conseguente interruzione» si legge nella lettera di Lavolta. Insomma, il tema è chiaramente sensibile, la cittadinanza ha paura e l’allarmismo cresce in modo proporzionale con l’assenza di una comunicazione tempestiva di quanto accade. «La trasparenza assoluta in ogni passaggio del processo di entrata in esercizio dell’impianto non è una concessione ad un’opinione pubblica ansiosa, ma una delle condizioni su cui poggia in modo determinante il successo della gestione del sistema rifiuti nell’intera area metropolitana». Una missiva che sa tanto di ultimo avvertimento dopo un anno in cui il gioco di sponda tra Trm e il Comitato locale di controllo, sulla comunicazione, non ha fatto altro che aumentare esponenzialmente i timori dei residenti. Secondo rumors provenienti da Palazzo Civico Lavolta sarebbe addirittura intenzionato, per protesta, a disertare l’inaugurazione prevista per domani, aprendo un fronte che dopo le ultime operazioni patrimoniali varate da Piero Fassino, si è arricchito di un nuovo attore, ovvero F2i, il fondo d’investimento di Vito Gamberale, che ha acquistato l’80% di Trm e ora attende ansioso i frutti del suo investimento. Ma non è solo una questione di metodo. Il lassismo degli enti locali di fronte alle tante promesse disattese è un altro elemento sul quale nel Pd e all’interno delle singole amministrazioni ormai c’è chi vuole accendere un faro. A partire dalla vergogna della Servizi Industriali, l’azienda di Orbassano ad altissimo impatto ambientale che, come compensazione per la costruzione del termovalorizzatore, sarebbe dovuta essere trasferita altrove. Si tratta di una delle principali piattaforme italiane per il trattamento dei rifiuti pericolosi, può lavorarne fino a 500mila tonnellate l’anno, motivo per cui sarebbe stato chiedere troppo di farla convivere nella stessa area dell’inceneritore, come riportato in ogni conferenza di servizi o accordo di programma sottoscritto dagli enti interessati fino all’inizio dei lavori. Promesse mai mantenute, nonostante nei consigli comunali di Grugliasco, Orbassano, Rivalta e Beinasco si susseguissero sul tema interrogazioni e interpellanze. Il primo impegno a trasferire l’azienda risale agli anni Novanta, in vista della realizzazione del Caat, il Centro agroalimentare. L’accordo di programma è del 1994. Dieci anni dopo, nel 2004, un nuovo protocollo d’intesa, questa volta per l’arrivo del termovalorizzatore: la richiesta è sempre la medesima delocalizzare la Servizi Industriali. L’esito anche. Nel 2010 la Provincia di Torino approva una mozione del Partito democratico in cui si ripercorre tutta la travagliata storia dell’azienda orbassanese e infine impegna presidente e assessore competente ad “Attivarsi presso la Regione Piemonte affinché vengano rispettate le tempistiche sulla ricollocazione della Servizi Industriali, che non dovranno comunque andare oltre l’entrata in funzione dell’impianto di termovalorizzazione del Gerbido”. Mozione approvata, impegni nuovamente disattesi. «Non abbiamo saputo mantenere le promesse fatte – conferma il senatore del Pd Stefano Esposito che pure è considerato il "papà" dell'impianto -. Una politica seria tiene fede agli impegni e non tradisce la fiducia che chiede ai cittadini. A questo punto, senza rinnegare l'utilità dell'opera confido che Sergio Chiamparino, il quale da sindaco è stato tra i promotori più convinti, prenda le redini della vicenda e vi ponga rimedio».
Il Parco del Valentino è il più apprezzato d’Italia. Il giardino storico torinese ha conquistato quest’anno la medaglia d’oro nella top 10 italiana dei parchi cittadini più apprezzati dai turisti realizzata da Trip Advisor, il sito di viaggio più conosciuto al mondo. Il Valentino ha superato i Giardini della Villa Comunale di Taormina (2°) e il Parco di Monza (3°), da cui era preceduto nella scorsa edizione. TripAdvisor ha annunciato oggi i vincitori dei Travelers ChoiceTM Attractions 2014, premiando i migliori luoghi storici e parchi cittadini a livello mondiale. I riconoscimenti, giunti al secondo anno, hanno incoronato 929 vincitori, tra cui i migliori luoghi storici e parchi con classifiche locali per Asia, Australia, Canada, Cina, Europa, India, Messico, Sud America, Sud Pacifico e U.S.A I Travelers’ Choice awards premiano i migliori luoghi di viaggio in tutto il mondo basandosi su milioni di recensioni e opinioni dei viaggiatori di TripAdvisor. I vincitori sono stati determinati sulla base di un algoritmo che ha preso in considerazione la quantità e la qualità delle recensioni relative a luoghi storici e parchi di città a livello mondiale negli ultimi 12 mesi. “Il primo posto del Valentino nella classifica dei più apprezzati parchi d’Italia sottolinea la bellezza del nostro patrimonio verde e la qualità del paesaggio torinese, che ha nel Parco sul Po uno degli angoli più ricchi di fascino – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Enzo La volta -. Siamo contenti di questo riconoscimento, che ci spinge a fare ancora di più per la cura dei nostri parchi e in particolare per quello che era il parco più amato dai torinesi e ora anche da tutti i numerosi turisti che ogni anno crescono di numero e assaporano la bellezza della nostra città”. “Questo importante riconoscimento da parte di TripAdvisor e dei viaggiatori ci riempie d'orgoglio" ha commentato Marcella Gaspardone, responsabile marketing e promozione di Turismo Torino e Provincia. "Il Parco del Valentino è il più famoso e antico parco pubblico della città, luogo del cuore di torinesi e turisti per l'atmosfera che si respira e per i suoi meravigliosi punti d'interesse, come il Castello del Valentino, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, il Borgo Medievale, l'Orto Botanico. Non si può venire a Torino e non innamorarsi del cuore verde della città".
Si è tenuto oggi mercoledì 11 giugno, nella Sala Bobbio di via Corte d’Appello 16, la giornata di studio “Pon metro: Priorità e progettualità. Linee d’azione ed esperienze”, nell’ambito del corso di formazione locale in Management della smart city promosso dall’Anci nazionale e realizzato dalla Città di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino. Il Programma Operativo Nazionale (Pon) "Città metropolitane" è inserito nella programmazione 2014-2020 della Commissione europea. Interessa le 10 Città metropolitane individuate dal disegno di legge "Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province e unioni di comuni" (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, cui si aggiunge la città metropolitana di Roma capitale) e le quattro città metropolitane delle Regioni a statuto speciale (Cagliari, Catania, Messina e Palermo). Tra gli obiettivi del programma, l'aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane, la riduzione dei consumi energetici nelle strutture pubbliche, la diffusione di servizi digitali. Il corso “Management della Smart City” è rivolto agli amministratori under 35 dei Comuni di tutto il territorio nazionale e ha l’obiettivo di accrescerne le competenze, sia progettuali sia gestionali, sul tema Smart City. “L’affidamento dell’Anci, tramite bando, alla Città di Torino del percorso formativo in Management delle smart cities testimonia il ruolo ricoperto da Torino in ambito nazionale nell’indicazione di un percorso virtuoso verso una città intelligente – ha sottolineato Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione e all’Ambiente della Città – E' certamente una valida opportunità per condividere conoscenze, saperi ed esperienze sin qui acquisite, ma anche per affrontare quelle sfide che riguardano l’accesso e la gestione dei finanziamenti previsti nella nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020”. (mm)
La Città di Torino nello scorso mese di aprile ha inviato ai suoi dipendenti una mail con una particolare richiesta: “Sei un dipendente del Comune di Torino? Hai un’idea innovativa per migliorare l’Amministrazione? Partecipa al bando Innova.TO: le migliori idee saranno premiate”. Innova.TO è infatti una “competizione” collaborativa/cooperativa che ha come finalità di coinvolgere i dipendenti della Città di Torino nello sviluppo di progetti che possano contribuire a migliorare le performance dell’Amministrazione Comunale attraverso la riduzione degli sprechi e la valorizzazione delle risorse. L’iniziativa, che si colloca all’interno del progetto Torino Smart City, vuole incentivare, anche all’interno della Pubblica Amministrazione, l’adozione di strumenti che abilitino la partecipazione e la condivisione di conoscenza ed idee. Tutti i dipendenti della Città di Torino, a titolo individuale o in gruppo, sia con contratto a tempo indeterminato sia determinato, indipendentemente dal livello, esclusi direttori e dirigenti di area, hanno potuto così presentare le loro proposte progettuali. Alla data del 29 maggio scorso, termine entro il quale era possibile presentare le proposte progettuali, sono pervenuti ben 71 progetti: otto sono i progetti presentati da gruppi di dipendenti, con un coinvolgimento diretto e attivo di 111 persone che lavorano per la Città. Oltre 4000 sono stati invece gli accessi alla piattaforma predisposta sulla rete comunale per accedere al progetto Innova.TO. I vincitori riceveranno, oltre alla menzione speciale a firma del Sindaco, alcuni premi messi a disposizione da partner dell’iniziativa come Enel, Huawei, il quotidiano La Stampa, oltre ad abbonamenti al servizio di carsharing (Io Guido) e di bikesharing (ToBike) presenti sul territorio cittadino. La premiazione ufficiale delle migliori idee si svolgerà nel prossimo mese di ottobre presso la Sala Agorà messa a disposizione da Unicredit. (mm)
Doppio appuntamento in Barriera di Milano per il Liceo Einstein nella mattinata di venerdì 6 giugno. Dalle ore 10 nella sede di via Bologna la cultura del writing e la legalità. Street art nello spazio antistante il Liceo dalle ore 10 alle ore 14, con l'associazione Acmos. Un progetto nato nell'ambito delle Politiche giovanili della Circoscrizione 6. Nell'ultimo giorno di scuola, le classi terze, che hanno seguito questo percorso di educazione alla legalità, parteciperanno a una lezione di writing. Gli studenti del liceo hanno scelto, con regolare votazione, il soggetto che verrà realizzato con il murales che riqualificherà la facciata del muro di cinta. Nella stessa mattinata, sempre gli studenti del Liceo Einstein, quelli però dello scientifico di via Pacini, inaugureranno la nuova area verde antistante la scuola. Un intervento, concluso nel mese di maggio, che costituisce il primo tassello del progetto di Urban per la riqualificazione, la valorizzazione e la connessione degli spazi verdi di Barriera di Milano. È la cosiddetta "Aiuola Einstein" di via Tollegno, compresa tra il Liceo e la sua palestra: uno spazio finora adibito unicamente a parcheggio, trasformato in aiuola con alberi, tavoli, sedute e una nuova pavimentazione con una decorazione in mattonelle sulle quali corrono alcune citazioni del celebre scienziato Albert Einstein, scelte dagli studenti. Venerdì mattina, alle ore 11,30 la nuova area sarà inaugurata con la partecipazione delle classi terze e quarte del Liceo "Albert Einstein" alla presenza dell'assessore al Verde Enzo Lavolta, dell'assessore alla Rigenerazione Urbana Ilda Curti e della presidente della Circoscrizione 6 Nadia Conticelli. La mattinata sarà animata, a partire dalle ore 10.30, da momenti musicali e da un dibattito sul tema degli spazi verdi e della loro cura. In quest'occasione, infatti, la scuola firmerà con la Città di Torino il "Patto di Gestione", un accordo, già sperimentato in altre parte della città, con cui il Liceo si impegnerà a diventare parte attiva nella gestione e nella cura del nuovo spazio verde e nell'organizzazione di attività che contribuiscano a creare un diffuso senso di rispetto per il bene pubblico; al patto parteciperanno anche le realtà attive in quella porzione del quartiere, come la Biblioteca Primo Levi e l'Associazione Acmos, entrambe con sede nella vicina via Leoncavallo.
“Il festival CinemAmbiente è ormai un appuntamento imprescindibile della nostra città. La sua visione internazionale dei temi ambientali ci pone tra le città del mondo dotate di maggiore consapevolezza e sensibilità verso le sorti del pianeta. Le nostre politiche smart sono sorte attorno al tema della sostenibilità ambientale e della qualità dell’ambiente urbano. Il successo del festival – 25mila presenze, sale sempre piene – ci interroga sul potenziale di crescita del festival e sulla possibilità di offrire più spazi in futuro per moltiplicare le proiezioni. I temi affrontati dai numerosi film di denuncia dello stato del pianeta – a partire da cambiamenti climatici e surriscaldamento globale, denunciati per la prima volta da un torinese, Aurelio Peccei – hanno ormai un uditorio attento e sensibile nella nostra città. Chiunque stasera sarà il vincitore, per noi CinemAmbiente è già un successo”. Lo afferma il sindaco Piero Fassino, in occasione della serata conclusiva del Festival CinemAmbiente. L’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta, ha aggiunto che “sin dall'avvio della strategia Smart City ci siamo posti il problema di socializzare con la città, in modo diretto e comprensibile, i nostri obiettivi e le nostre azioni. Smart City Weeks è una delle azioni principali che abbiamo messo in campo: accende i riflettori sulle idee e sui risultati che il Progetto Torino Smart City sta via via realizzando. È fondamentale che ciò avvenga incontrando quella sensibilità ambientale che è ormai patrimonio comune della nostra città, in quanto il tema della sostenibilità è al centro di ogni prospettiva di sviluppo smart. La collaborazione con CinemAmbiente, nell’ambito delle Smart City Weeks, è una delle chiavi di successo della nostra comunicazione con i cittadini e proietta Torino Smart City in una prospettiva internazionale. Proseguiremo dunque nella collaborazione, con la certezza di compiere un buon lavoro per la città e per i cittadini”. (mm)
Si chiama B.U.NE.T. ed è un servizio di calcolo percorso che permette ai ciclisti di pianificare gli spostamenti a Torino e nel territorio provinciale utilizzando sia la propria bicicletta sia il bike sharing di [TO]BIKE. Sarà consultabile attraverso il nuovo sito web della Città di Torino “Torino in bici” o direttamente su www.bunet.torino.it, dove si possono trovare tutte le informazioni sulla mobilità ciclistica urbana e lo sviluppo delle azioni previste dal Biciplan della Città di Torino Il Biciplan, o Piano della Mobilità Ciclabile, della Città di Torino ha come obiettivo principale quello di incrementare la percentuale di cittadini utilizzatori della bicicletta quale ordinario strumento di mobilità urbana dal 3%, quota calcolata nel 2012, al 15% entro il 2020. Per far questo, è necessario incentivare la mobilità ciclabile anche attraverso la promozione di nuovi servizi alla cittadinanza, come quello che oggi gli assessori Enzo Lavolta e Roberto Ronco presentano alla stampa: il B.U.NE.T. (Bike’s Urban Network in Torino) è il servizio di calcolo percorsi che consente di effettuare il calcolo di un tragitto sia con la bicicletta propria (nell’ambito del territorio di Torino e Provincia) sia con le biciclette del Bike sharing. Il B.U.NE.T.consente di pianificare velocemente il percorso in bicicletta mediante un sistema point and click a cursore, rapido ed intuitivo, o in alternativa con sistema più classico di menu a tendina con indirizzo di partenza e destinazione. Caratteristica dell’applicativo è l’utilizzo di tecnologie open source (Open Street Map e Open Trip Planner) integrate con le mappe delle stazioni del bike sharing [TO]BIKE. Si presenta quindi come un prodotto dinamico: è costantemente aggiornato in conseguenza delle modifiche che vengono apportate alla fonte delle informazioni; e partecipativo: conserva tutte le caratteristiche delle tecnologie open source: l’utilizzatore può proporre miglioramenti o osservazioni che verranno valutate e ove possibile realizzate. B.U.NE.T. è un progetto della Città di Torino Direzione Ambiente- Ufficio Biciclette e Provincia di Torino, Mobility Management di Area, sviluppato da 5T S.r.l. e con la collaborazione della Soc. Comunicare S.r.L. B.U.NE.T. è raggiungibile anche dal nuovo portale web dedicato alla mobilità ciclabile, un “facilitatore” di rete che riassume in sé tutte le informazioni utili per chi sceglie la bicicletta come strumento di viaggio in città. Il nuovo portale “Torino in Bici” è dedicato a tutti i ciclisti urbani e ha l’ambizione di essere uno strumento agile, facilmente interpretabile e utilizzabile, dotato di tutti gli strumenti utili per viaggiare meglio, velocemente e in sicurezza nella strade e nelle ciclopiste della città. “Torino in Bici” è progettato e realizzato a cura di Città di Torino/Area Ambiente/Ufficio Biciclette, Servizi Informativi/ Redazione Web Città di Torino e con la preziosa collaborazione delle associazioni ciclistiche torinesi. In esso verranno ospitate diverse sezioni dedicate sia a chi già possiede una bicicletta, illustrando in tal caso come parcheggiarla validamente, come prevenire per quanto possibile il furto, come ripararla; sia a coloro che non la posseggono: vengono illustrate le proposte del bike sharing e altre opportunità di noleggio. È anche aperta una sezione dedicata al mondo dell’associazionismo del ciclismo urbano e una ai nuovi, o riscoperti, mestieri inerenti la bicicletta quali ciclofficine, trasporti, consegne… non manca, naturalmente, una sezione dedicata alle news. “Con l’approvazione del Biciplan l’Amministrazione si era impegnata anche a realizzare un portale interamente dedicato a quanti decidono si utilizzare le bici in città – afferma l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta -. Grazie alla collaborazione con la Provincia di Torino e con 5T abbiamo da oggi a disposizione un nuovo strumento che abbiamo voluto aperto sia alle segnalazioni di cittadini sia a quanti vogliano suggerire migliorie e integrazioni”. “Si tratta quindi di una piattaforma di progettazione partecipata – conclude l’assessore - che accompagnerà l’implementazione dei percorsi sicuri sui quali l’amministrazione è impegnata”. “È bene incentivare con qualsiasi mezzo la mobilità ciclabile, anche e soprattutto attraverso la promozione di nuovi servizi alla cittadinanza” spiega l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco. “B.U.Ne.T. va esattamente in questa direzione: è al servizio degli utenti sia della città sia del territorio provinciale, e consente di fare della bicicletta un mezzo di trasporto a tutti gli effetti e un elemento imprescindibile della mobilità integrata e intelligente”. (mm)
"Quartiere in Rete" é un progetto di tutoraggio di nuclei familiari residenti nel quartiere ATC Q16: i loro consumi sono stati monitorati con misuratori da presa, le loro modalità di utilizzo degli elettrodomestici analizzate attraverso questionari e si sono studiate con loro modifiche nelle loro abitudini. Sono stati inoltre aiutati ad analizzare le loro bollette e a confrontare le diverse offerte dei fornitori di energia. I risparmi così ottenuti sono stati moni questa conferenza è l’occasione per raccontarli.
La Fondazione Torino Smart City, in collaborazione con il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, promuove il Premio “CONDOMINIO SMARTORINO 2014”.
Il presente Premio ha l’obiettivo di selezionare e premiare alcuni condomini privati della Città di Torino che hanno apportato miglioramenti delle prestazioni energetiche per riscaldamento ed ambientali indoor attraverso interventi di monitoraggio e controllo dei consumi, di ottimizzazione e riqualificazione energetica del sistema edificio-impianto e che hanno ottenuto, unitamente ad una manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, risultati di risparmio energetico dimostrabili, migliori condizioni di comfort per gli utenti e benefici ambientali per la collettività.
Enzo Lavolta, Assessore Sviluppo, Innovazione, Ambiente e Verde della Città di Torino e Gianni Colombo, Direttore dell'Istituto Mario Boella. LE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE AL SERVIZIO DELLA SMART CITY Torino, 4 giugno 2014 ore 17,30 – Ex Manifattura Tabacchi
In questi giorni nell’emisfero nord della Terra il livello di CO2 ha raggiunto le 400 parti per milione. Erano 290 un secolo fa. La riduzione di questo gas serra è un obiettivo prioritario del piano Horizon 2020 della Commissione Europea. Torino Smart City, tra le 45 idee del suo Masterplan, ne ha molte dedicate all’energia e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Alcune sono già in fase di attuazione: risparmio energetico, sostenibilità ambientale degli edifici privati, reti di distribuzione elettrica. Le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione - ICT – sono essenziali per raggiungere questi obiettivi. Ne parlano mercoledì 4 Gianni Colombo, direttore dell’Istituto “Mario Boella”, ed Enzo Lavolta, Assessore all’Innovazione e all’Ambiente della Città di Torino. Gianni Colombo proporrà una visione strategica della “città del futuro” partendo dal tema dell’energia: servono reti intelligenti per gestire le energie rinnovabili come quella solare, pulite ma anche discontinue che, per questa loro caratteristica, presentano difficoltà nel mettere d’accordo domanda e offerta. Le ICT, core business dell’ISMB, forniscono le funzioni indispensabili per una gestione intelligente di produzione, trasporto e distribuzione di energia, capacità elaborative per lo sviluppo modulare dei sistemi energetici e strumenti di supporto all’interazione uomo-macchina. Un caso concreto è rappresentato dal Comune di Collegno, dove è in corso una sperimentazione relativa all’adozione di soluzioni per l’efficienza energetica sviluppate in ISMB. Un altro settore nel quale le Tecnologie dell’Informazione possono contribuire a migliorare l’efficienza è quello della salute: la telemedicina, ad esempio, può rendere sostenibile l’assistenza a un numero sempre maggiore di anziani evitando inutili ingorghi negli ospedali e migliorando la qualità della vita dei pazienti. Anche in questo caso è in corso una sperimentazione presso l’Ospedale Mauriziano per il monitoraggio, a domicilio, di pazienti affetti da scompenso cardiaco. Enzo Lavolta presenterà le strategie che la Città di Torino ha sviluppato attraverso la redazione del masterplan Smile, un piano strategico per lo sviluppo della smart city. Trecento persone, esponenti del mondo delle istituzioni, della formazione, della ricerca, dell’industria, hanno elaborato 45 idee che corrispondono ad altrettanti percorsi di crescita verso la città intelligente. Energia, Benessere, Mobilità, Inclusione sociale sono i grandi capitoli di un’idea di città che ha bisogno, oltre che di una nuova progettualità, dell’apporto delle nuove tecnologie per offrire nuovi servizi e soluzioni a vecchi e nuovi problemi.
Il Consiglio Comunale di Torino ha deliberato oggi all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti) di istituire la Commissione Speciale Progetto Smart City, che lavorerà fino al 30 novembre 2014. La Commissione avrà il compito di svolgere una ricerca conoscitiva sulle prestazioni della Città di Torino per ciò che riguarda gli indicatori utilizzati dall’osservatorio sulle Smart Cities dell’Anci, in particolare su economia, ambiente, governance, qualità della vita, mobilità e capitale sociale. L’indagine è finalizzata a monitorare le azioni e a intraprendere le iniziative eventualmente necessarie – anche nei confronti degli altri partner coinvolti – ad aggiornare gli assi strategici del masterplan Torino Smart City denominato “Smile - Smart Inclusione Life & Health and Energy” approvato dal Consiglio Comunale il 13 gennaio 2014. La Commissione è composta da 9 consiglieri: cinque indicati dalla maggioranza (il presidente della Commissione Dario Troiano - Alleanza per la Città; Gioacchino Cuntrò, Marco Muzzarelli e Fosca Nomis del PD; Piera Levi-Montalcini - Moderati), quattro dalla minoranza (il vicepresidente della Commissione Silvio Magliano - NCD (Paola Ambrogio - Fd’I; Vittorio Bertola - M5S; Roberto Carbonero - Lega Nord). Il presidente della Sesta Commissione è un invitato permanente ai lavori della Commissione speciale. La Commissione concluderà i lavori il 30 novembre 2014. “Ringrazio il Consiglio per la fiducia accordatami. – ha dichiarato il neo-presidente Dario Troiano – Non è tanto un riconoscimento a me, ma al compianto Alberto Musy, che ha contribuito alla stesura delle linee programmatiche della città sui temi dell’innovazione. Smart City è una grande occasione per Torino - a maggior ragione in questo periodo di crisi dell’automotive - per tutelare e rilanciare l’economia cittadina. Così come la cultura torinese dell’auto si è diffusa in tutto il mondo, anche l’innovazione intelligente nata nella nostra città può essere esportata a livello internazionale. La Commissione speciale sarà un utile strumento per guidare, sostenere e coordinare il progetto Smart City, rapportandoci con la Fondazione Torino Smart City e l’associazione Torino Strategica e condividendo idee e progetti anche con la minoranza, per un percorso comune”. Dopo la votazione, l’assessore all’Ambiente e al progetto Smart City Enzo Lavolta si è congratulato con il neo-presidente e ha ringraziato il Consiglio Comunale per l’attenzione nei confronti dei temi dell’innovazione e per la volontà di condividere gli sforzi sul progetto Smart City.
Torna nel pieno centro di Torino, fino a domenica sera, la mostramercato del florovivaismo di qualità Flor14, che nelle ultime edizioni ha attirato più di 70 mila visitatori, appassionati del verde urbano e privato. Organizzata dall’Associazione Nuova Orticola del Piemonte in collaborazione con Associazione Greencommerce, Flor è diventata un appuntamento primaverile fisso non solo per i torinesi, ma per tutto il Nord Ovest: un fine settimana dedicato a piante, fiori, ortaggi, sementi, attrezzature per il giardinaggio, arredi da giardino, per imparare a coltivare il verde ornamentale e commestibile. Anche quest’anno la location è il cuore della città: l’intero tratto pedonale di via Carlo Alberto e di Piazza Carlo Alberto, elegante vetrina del centro storico, ospita le eccellenze vivaistiche piemontesi e nazionali. Sono più di 120 gli espositori, provenienti da tutta Italia: dagli agrumi siciliani alle piante alpine (genepy, stella alpina), dai profumi del mediterraneo con olivi, bouganville e gelsomini ad alberi e arbusti come aceri, camelie, azalee, rose, ortensie; piante rampicanti (glicini, clematis, rose rampicanti…), ideali per abbellire spazi urbani su terrazzi e balconi ma anche piante da appartamento, come le classiche orchidee. Passeggiando tra gli espositori si scopriranno piante rare e insolite, tropicali e acquatiche, ma anche oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni e spezie: una completa “cultura del verde”.
La Città di Torino ha vinto il premio Smart City. Il premio è promosso da Smau e Anci ed è stato attribuito per la realizzazione del masterplan Smile. La consegna è avvenuta oggi a Torino durante il Roadshow Smau Torino in corso al Lingotto. La Città di Torino e la Fondazione Torino Smart City hanno avviato a febbraio 2013 un processo di programmazione strategica che ha portato, grazie alla collaborazione tecnica di Torino Wireless, all’elaborazione del Master Plan denominato SMILE. SMILE è lo strumento con cui la Città di Torino ha deciso di impostare il modello di città intelligente, che la guiderà nell’individuazione di traiettorie di sviluppo, obiettivi e priorità, attraverso azioni strategiche e progetti chiave, oltre la logica delle sperimentazioni isolate e promuovendo modelli e soluzioni sostenibili e replicabili, in grado di valorizzare le specificità locali. Il vantaggio di questa impostazione è quello di ricondurre le singole progettualità dentro un quadro condiviso, aiutando i diversi soggetti a sviluppare sinergie tra i progetti, forme di collaborazione, scambi di competenze Nella motivazione, si legge che Smile è un “progetto innovativo, esempio virtuoso di sviluppo delle moderne città intelligenti”. L’assessore all’Innovazione e all’Ambiente ha sottolineato che il premio è un “riconoscimento del lavoro fatto con TorinoWireless, con Politecnico e Università, centri di ricerca, aziende e strutture dell’Amministrazione comunale che hanno realizzato insieme un piano di lavoro per la costruzione della città del futuro”. (mm)